I Volti di BAM – Derek Castiglioni
Intervista a Derek Castiglioni.
L’anno scorso abbiamo conosciuto Derek Castiglioni, outdoor space designer per professione e passione, che ci ha raccontato di lui e della sua Milano. Oggi siamo tornati da lui per sapere come sta vivendo questo periodo.
Domanda: Ora che è arrivata la primavera, cosa ti manca di più della tua routine di vita openair?
Derek: La vita all’aria aperta per me significa molto, lo testimonia anche il lavoro che faccio. Ciò che mi manca di più sicuramente sono i profumi, soprattutto ora con l’arrivo della primavera.
D: Quale sarà la prima cosa che farai appena sarà possibile tornare all’aria aperta?
Derek: Nulla di speciale, mi limiterò a guardare, odorare e respirare quanto quanto di più bello ci circonda.
D: Come colmi la mancanza di verde e natura nella tua attuale quotidianità?
Derek: Mi prendo cura delle mie piante in casa ed affacciandomi su un parco, guardo l’arrivare della primavera.
D: Come ti tieni in forma e scarichi la tensione?
Derek: Dedico almeno un’oretta delle mie mattine a workout vari. Sono fortemente convinto che “ Mens sana in corpore sano” sia una grande verità.
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D: La tua prima impressione sul progetto del parco pubblico Biblioteca degli Alberi?
Derek: E’ un luogo meraviglioso ma, ancor prima di essere luogo, è un’idea fantastica. Un punto di aggregazione che mette in relazione le persone e i loro interessi con la natura e tutto questo nel cuore di Milano. Fantastico! Penso che BAM sarà sicuramente uno dei protagonisti della città del futuro.
D: Di dove sei? Dove sei nato, dove sei cresciuto? Descrivi questi posti.
Derek: Provengo dal nord di Milano, sono nato a Varese e cresciuto tra Gallarate, Busto e Legnano, dei medio-piccoli centri cittadini, a pochi chilometri da Milano. Posso dire di questi luoghi che sono aree dove poter crescere serenamente, subiscono l’influenza della grande città, ma allo stesso tempo hanno una loro indipendenza e autosufficienza sotto tutti i punti di vista. Hanno molti spazi verdi nonostante inizino ad avere già un aspetto cittadino. Penso siano stati degli ottimi luoghi dove crescere.
D: 3 cose che ami di Milano?
Derek: E’ una città meravigliosa, frizzante e dinamica. Molte sono le cose che amo di Milano, ma se dovessi fare una classifica, sicuramente sul podio metterei il suo essere a portata d’uomo. E’ una città che offre tutto, al pari delle più importanti città al mondo ma, a differenza di queste, è l’unica ad offrirti tanto in piccole distanze.
Seconda caratteristica che amo è la sua eleganza. Se ci si ferma a guardare Milano, le sue vie, i suoi palazzi, si scopre un’eleganza unica che la rende speciale.
In ultimo il suo dinamismo. E’ una città in continua evoluzione, che riesce a coniugare al meglio tradizione e innovazione.
D: Hai già partecipato a degli eventi culturali all’aperto? Ci racconti qualcosa?
Derek: A dire il vero, nonostante io passi molto del mio tempo all’aperto, non ho partcipato a molti eventi. Sicuramente tra quelli a cui ho partecipato, i concerti sono tra quelli che posso ricordare meglio.
D: Qual è stato l’evento culturale open air più stimolante a cui tu abbia mai partecipato?
Derek: Sicuramente uno degl’ultimi concerti a cui sono stato era allo stadio di San Siro, sold out, ed è stata un’esperienza incredibile.
D: Ti sei mai sentito animato da un’energia particolare mentre eri tra la folla a uno di questi eventi? Questa energia ti ha fatto sentire parte della comunità?
Derek: Appunto a questo concerto, l’energia era unica. Penso che poche cose possano dare la stessa energia della musica e se questa è cantata da migliaia di persone diventa esplosiva ed inclusiva allo stesso tempo. Non importa chi sei e da dove vieni, in quel momento diventi un tutt’uno con chi ti circonda, con il luogo e con le emozioni.
D: Quando e dove ti sei sentito veramente in connessione con la natura?
Derek: Sono un designer, progetto arredi ma, ancor prima di questo, sono un paesaggista che nasce da una tradizione vivaistica. Molto spesso il mio lavoro mi porta a spendere diverso tempo all’aperto e a stretto contatto con la natura. Per mia grande fortuna ho una continua connessione con la natura. E’ una cosa che ti entra dentro, indipendentemente dal luogo. La natura ci circonda, è nelle nostre case, è sulla via del lavoro, è ovunque, non è necessario dover essere in un bosco per sentirsi in connessione con essa.
D: Descrivici in 3 parole l’importanza degli spazi verdi nelle città.
Derek: Essenziali, vitali e aggreganti.
D: Come incoraggeresti la comunità a rispettare la natura?
Derek: Prendetevi 5 minuti del vostro tempo, dedicate questo tempo ad osservare attentamente la natura che vi circonda, dall’albero al più piccolo e apparentemente banale animale. Dedicategli la vostra attenzione, vi rendereste conto che anche dove non sembra o dove semplicemente ne diamo, senza grande importanza, scontata l’esistenza, esiste un incredibile e affascinante mondo.
Ecco, se riuscite a percepirne l’esistenza, cosa che non credo difficile, non potrete che prendere consapevolezza e, di conseguenza, rispettarlo.
D: E personalmente cosa pensi che potresti fare per rispettare madre natura?
Derek: Penso che si debba iniziare dai semplici gesti quotidiani, quelli che tutti noi pensiamo erroneamente che non facciano grande differenza. Dall’evitare di gettare a terra il semplice scontrino, a dosare in modo corretto l’utilizzo dell’acqua ed evitare l’utilizzo dell’auto se non necessario. Sono parecchie le cose che richiedono il minimo sforzo, ma che al contempo farebbero la differenza.
D: Quali sono i tuoi hobby? C’è qualcosa che non hai mai provato ma che vorresti provare?
Derek: Mi piace molto viaggiare e arricchirmi di esperienze nuove che questi viaggi mi danno, incontri, sapori, luoghi. Durante i miei viaggi capita spesso di visitare giardini botanici, musei, luoghi storici e tutto quanto mi possa lasciare un ricordo, dare un emozione ed eventuali ispirazioni per il mio lavoro.
D: Ti sei mai creato delle amicizie durature attraverso i tuoi hobby?
Derek: Non capita spesso, essendo i miei viaggi sempre in luoghi diversi, ma a volte è capitato di incontrare persone con le quali mantengo tutt’oggi dei rapporti, capita di sentirci e a volte anche di rivederci.
D: Cosa fai per rimanere in forma? Hai una self-care routine? ?
Derek: Quando mi è possibile, cerco di ritagliare del tempo per fare attività fisica.
D: Cosa pensi dell’evento a cui hai partecipato oggi?
Derek: Penso sia fantastico e un onore poter promuovere un’iniziativa così interessante per la mia città.
D: Qual è il tuo super potere?
Derek: Nessun super potere in particolare. Sicuramente ciò che più si potrebbe avvicinare ad un super potere è l’ottimismo che mi accompagna in ogni cosa che faccio.
Foto di Tamu McPherson