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Quercia palustre
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Quercia palustre

Nome comune: Quercia palustre

Nome latino: Quercus palustris

Famiglia: Fagaceae

Origine: Stati Uniti orientali

Caratteristiche:

La quercia palustre è un albero deciduo a crescita relativamente rapida (specialmente se comparata con altre specie del genere Quercus).
Normalmente raggiunge un’altezza massima  attorno ai 25 m anche se in condizioni di crescita opportune può superare tale soglia. A  differenza di altre specie di querce, sviluppa un apparato radicale poco profondo e fibroso.  Solitamente presenta un unico tronco perfettamente dritto e slanciato, specialmente nelle fasi  giovanili. La corteccia è grigio-marrone con fessure sulla superficie nella parte alta del tronco. I  rametti sono bruno-rossastri e lisci e le gemme sono piccole (3 mm), marrone opaco e quasi  glabre. Le foglie sono alterne, lunghe da 8 a 15 cm, con cinque o sette lobi e profondi seni tra i  lobi. Sono di un verde brillante sopra e verde chiaro lucido sotto. In autunno diventano di un  intenso marrone scarlatto e spesso rimangono sull’albero fino all’inverno. La fioritura avviene in  aprile o maggio. Le ghiande marrone scuro sono lunghe circa 1 cm con una coppa molto bassa  su un gambo corto. Non è una specie particolarmente longeva e raggiunge la maturità fisiologica  tra gli 80 e i 100 anni. 
La quercia palustre fu introdotta dagli Stati Uniti in Europa alla fine del diciassettesimo secolo,  principalmente come pianta ornamentale. 
È tollerante alle condizioni di terreno umido e può crescere in siti scarsamente drenati e  stagionalmente (inverno) allagati. Preferisce terreni freschi, fertili e a pH acido. Cresce bene in  pieno sole, ma preferisce un clima umido ed è sensibile a siccità estive prolungate. 
Il legno della quercia palustre ha una qualità inferiore rispetto ad altre specie di quercia rossa,  soprattutto a causa dei suoi numerosi piccoli nodi. Grazie alla sua architettura della chioma,  alla velocità di crescita, alla tolleranza ad alcuni degli stress dell’ambiante urbano e alla sua  colorazione autunnale delle foglie, viene spesso utilizzato nei parchi e giardini e per realizzare  filari arborei. Le ghiande rappresentano una importante fonte di cibo per diversi animali  selvatici, in particolare per l’avifauna.

Curiosità:  l’epiteto “palustris” (palustre, paludoso) deriva dal fatto che in natura la specie si  ritrova prevalentemente in prossimità di fiumi e corsi d’acqua e in zone paludose o comunque in  terreni con una elevata disponibilità idrica.

Selezione per il parco:  pianta impalcata alta; circonferenza fusto 40-50 cm; altezza 8-9 metri.

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