I Volti di BAM – Marco Russo
Nuovo appuntamento con la rubrica “I Volti di BAM”. Vieni a conoscere la nostra GREEN Community!
Siamo felici di presentarvi Marco Russo, uno dei primissimi volontari di BAM! Marco ci ha raccontato di sé, del suo amore per Milano e dell’orgoglio nel mettere a disposizione il suo tempo per il parco.
D: Qual è stata la tua prima impressione di BAM Biblioteca degli Alberi?
M: BAM è ampiezza e respiro. Ho seguito i lavori prima che il parco fosse aperto al pubblico. Da dietro le transenne mi piaceva vedere come, mese dopo mese, il progetto prendesse piede. La prima volta che sbucando da Gae Aulenti sono arrivato al parco ho pensato che sarebbe stato un luogo perfetto per eventi particolari e che fosse in una posizione strategica per colorare un po’ la città. Non mi sbagliavo.
D: 3 cose che ami di Milano.
Vivo a Milano da quattro anni. Non avevo mai pensato di trasferirmi qui, è successo per caso. Trovo che sia eclettica e in continuo cambiamento.
Le tre cose che, attualmente, amo di questa città:
- Il suo essere grigia. Milano non è grigia come dicono. Milano è grigia, sì, ma in bianco e nero. E’ altezzosa, un po’ snob, elegante e impalpabile come una vecchia fotografia in bianco e nero dai contorni consumati.
- Il suo essere ruffiana. Milano strizza l’occhio, è una calamita. Ti invita in mille modi, dona possibilità ma bisogna non farsi travolgere dal luccichio.
- I cittadini schivi. Conoscere milanesi a Milano non è facile. I pochi che ho conosciuto non erano poi così male, molto peggio quelli che si atteggiano da milanesi: sono da evitare.
D: Hai già partecipato alle attività di BAM? Cosa ne pensi? Quale ti è piaciuta di più?
M: Ho avuto più volte l’occasione di partecipare alle attività di BAM da dietro le quinte, come volontario. L’evento che mi è piaciuto di più è il concerto della Filarmonica della Scala dell’8 settembre. E’ stata una giornata intensa e si è lavorato per offrire al pubblico lo spettacolo migliore. A metà pomeriggio ha cominciato a piovere ma tutti hanno continuato a lavorare sotto gli ombrelli. Nonostante la pioggia, pian piano sono cominciate ad arrivare le persone e poco prima dell’ora di inizio del concerto, la pioggia ha smesso di cadere e anche BAM ha avuto il suo lieto fine. Non capita tutti i giorni di ascoltare un’orchestra così importante in un parco pubblico. La serata è stata magnifica!
D: Come rispetti la natura e come incoraggi gli altri a farlo?
M: Negli ultimi anni ci professiamo tutti paladini della natura ma è davvero complicato rispettarla. Io parto dal basso, da piccole cose. Non posso dire che faccia chissà quali campagne alla Greta Thunberg, ma provo a fare il mio. Utilizzo molto i mezzi pubblici e cammino tantissimo. Ho imparato a conoscere Milano proprio camminando. Come incoraggio gli altri? Invitandoli a passeggiare di più e a badare a dove buttano cosa. Sembra scontato ma la raccolta differenziata non è ancora differenziata come dovrebbe!
D: Se avessi una bacchetta magica, cosa aggiungeresti nel parco?
M: Se avessi una bacchetta magica la regalerei a un bambino e farei scegliere a lui. Sono certo che regalerebbe al parco un tocco di unicità e che sarebbe un qualcosa di molto simile alle mie idee.